ANELLO MARCA GRAVEL

DESCRIZIONE

Il percorso inizia da Treviso, la “piccola Venezia”, con le sue morbide ed eleganti architetture, i numerosi ponti e corsi d’ acqua che l’ attraversano e patria del pregiato radicchio Rosso I.G.P, il vostro punto di partenza. Poi sarà subito il Sile, fiume emblema della Marca, ed i suoi fontanassi”, ovvero le sue fonti che si trovano in località Casacorba, dove arriverete

tramite tratti sterrati e l’Ostiglia, senza dimenticare nel tragitto la stupenda piazza di Badoere.

Lasciate le sorgenti del Sile, la successiva destinazione sarà la bellissima Castelfranco Veneto, una delle perle del Veneto, città medievale e raffinata, cinta da mura quadrangolari e da un fossato. Fondata strategicamente tra i territori padovani e vicentini,

Castelfranco fu anche città natale del Giorgione, il grande pittore del rinascimento. Il sentiero degli Ezzelini”, un classico del mondo gravel, e una salita in off-road, condurranno poi ad Asolo, uno dei borghi più belli d’ Italia. Piccola e raffinata, raccolta tra le sue verdissime e dolci colline, Asolo fu amata dalla Regina Cornaro, Pietro Bembo, Carducci ,Browning, Eleonora Duse. Dopo le colline asolane la suggestiva zona di Monfumo, con un’alternarsi di dolci salite e discese si passerà per la precisione Forner di Monfumo, Castelcies, Bocca di Serra e Costalunga, zone dove regna la pace più assoluta, abbellita inoltre da sculture e dipinti di Costalunga, panorami sempre appaganti. La successiva metà sarà l’imponente tempio del Canova a Possagno.

Il Tempio Canoviano è l’opera architettonica più celebre di Antonio Canova, genio indiscusso del Neoclassicismo e originario di Possagno.

Il Tempio è la nuova chiesa parrocchiale che Antonio Canova aveva voluto fare rigere a proprie spese per il suo paese natale. La prima pietra viene posata l’11luglio del 1819.

Tutta la comunità di Possagno, anzi tutta la Pedemontana è coinvolta in questo progetto. Spettava allo Scultore, invece, fornire materiali avulsi dal territorio e mantenere a busta paga ben 250 operai oltre agli addetti al trasporto e agli animali da tiro.

Canova, però, non avrà la possibilità di vedere ultimata questa sua opera: morirà, infatti, a Venezia il 13 ottobre 1822. Sarà compito del fratello, monsignor Giovanni Battista Sartori Canova, portare a termine la costruzione del solenne edificio.

Il Tempio verrà consacrato soltanto dieci anni dopo, nel 1832.

Foto e sosta saranno “d’obbligo” in vista anche della salita più lunga e impegnativa dell’anello Marca gravel. La salita di via padri Cavanis, inizialmente asfaltata, ma  poi sterrata dalla Villa Sacro Cuore, raggiungerà  punte del 20%. Con soli 5 km di salita, sbucheremo a quota 900 in zona Monte Tomba, non mancherà la visita alla Croce del Monte Tomba dedicata ai caduti delle guerre.
Discesa asfaltata in seguito ma bella impegnativa per pendenze e fondo non ottimale dove una bici gravel non guasta, Alano di Piave la meta dove si  sforerà per poco dall’anello trevigiano ma attraversamento utile per mantenere circolarità al percorso.
Il Ponte di Fener ci riporterà nel trevigiano e  la breve salita di S.Vito ci condurrà sulle colline di Valdobbiadene, cittadina nota al mondo probabilmente per il prosecco, ma con molta storia alle spalle.
L’origine dell’insediamento umano nel territorio dell’odierna Valdobbiadene risale a circa quarantamila anni fa: sono stati infatti rinvenuti numerosi manufatti che attestano una continuativa presenza umana dall’età musteriana all’età del bronzo .

Nel percorso dopo il centro del paese non mancherà la zona del Cartizze di Valdobbiadene appunto, il ponte di Vidor sarà il passaggio alla fase successiva con un’altra zona molto caratteristica e anch’essa ricca di storia ma più legata alla prima guerra Mondiale.

Stiamo parlando del Montello,
un’ area collinare nota per esser stata l’ ultimo e vittorioso baluardo militare italiano, con la battaglia del Solstizio nel giugno 1918 che decretò, in pratica, la fine della
Grande Guerra. Testimonianze del triste evento si trovano ovunque in questa zona che, negli anni, è divenuta una delle mete preferite da numerosissimi bikers e che verrà attraversata con divertenti sali e scendi . Dopo il Ponte della Priula, ci sarà poi il Collalto e il suo castello con la breve ascesa relativa e poi via belli filanti per
un sinuoso sterrato fino alle torre del Collalto mezza distrutta a causa della guerra. A Falzè di Piave si entrerà poi nel magico single-track delle Volpere, vista sul Sacro Piave e il giro all’ Oasi delle Fontane Bianche. Fantastico! In uscita ci troveremo a Sernaglia della Battaglia e, con sterrati mediamente impegnativi, si giungerà ad

ammirare le colline di Farra, il colle del San Gallo e la “Madonna sospesa” , spettacolare avamposto panoramico con vista sulla vallata e sulle Prealpi.
Uno dei luoghi simbolo della zona, il Molinetto della Croda a Refrontolo vi attenderà e
non vi deluderà in seguito, così come i paradisi di Arfanta, i laghi di Revine e il paese, costruito interamente in pietra ai piedi delle Prealpi. Ricca d’arte è poi Vittorio Veneto, col suo elegante centro. Si visiterà il Castello del Vescovo tramite un impegnativo strappo, con vista finale sulla città.
A Vittorio Veneto  si combatté l’omonima battaglia durante la prima guerra mondiale; la vittoria dell’esercito italiano su quello austro-ungarico ebbe come conseguenza la resa austriaca e la fine della guerra.
Lasciando Vittorio Veneto ci inoltreremo nuovamente nella fascia collinare del prosecco di Conegliano,  sempre rallegrata da un contesto assai gradevole. Eccoci in via Monte Cristallo che sarà l’ ultimo “muro” dell’ anello, per arrivare al Castello di Conegliano.

Conegliano (Conejàn o Conajàn in veneto) è il secondo comune della provincia per numero di abitanti dopo il capoluogo.

In seguito alla Caduta della Repubblica di Venezia, la città passò a Napoleone e infine agli Austriaci che ne svilupparono l’economia e le infrastrutture. Con la costruzione della Strada Maestra d’Italia e della ferrovia (1858) il centro vitale del paese si spostò più a sud, attorno alla stazione. Nel 1866 passò con tutto il Veneto al Regno d’Italia. Nel 1917, dopo la rotta di Caporetto, Conegliano fu occupata dagli Imperi Centrali e subì notevoli danni. La città riuscì successivamente a risollevarsi grazie alle ferventi attività economiche prodotti caseari, vinicoli, officine meccaniche ecc.
Passata anche questa storica cittadina ci inoltreremo per zone di campagna, di Sarano, Ramera ,Vazzola. Negli anni 50/60 nettamente a prevalenza agricola, dagli anni 70 l’inversione progressiva verso l’artigianato e l’industria.
Una volta raggiunto il paese di Fontanelle inizieremo un fantastico percorso a fianco del fiume Monticano fino ad Oderzo e anche un poco oltre come vedremo in seguito.
Oderzo un antico centro di origine paleoveneta, raggiunse il massimo splendore nel I secolo come municipium romano. Oggi è un’importante città agricola e industriale della Sinistra Piave.
Il territorio opitergino è inserito nel bacino idrografico della Livenza. Il fiume più importante è senza dubbio il Monticano che con il suo tortuoso percorso, diretto grossomodo verso est, lambisce l’area nordorientale del centro storico.

L’abbondante presenza di acqua, anche nel sottosuolo, rende questa zona molto fertile e quindi atta all’agricoltura, ma soggetta allo stesso tempo a frequenti inondazioni, pericolo mitigato da un capillare sistema di argini.

Passati il centro di Oderzo con breve tragitto argine per argine andremo a visitare la caratteristica vecchia chiesetta parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo in Fratta di Oderzo.

Ci lasceremo alle spalle questa fiorente cittadina fino a toccare Ponte di Piave dove una volta attraversato il ponte prenderemo l’argine del Piave appunto fino a toccare Zenson di Piave, piccolo paese ricco anch’esso di vigneti e zona ricca d’acqua. 

Sfiorando la provincia Veneziana tramite stradine secondarie arriveremo Monastier, S.Cipriano e quindi Musestre di Roncade dove proseguiremo per la greenway del Sile,contesto assai rilassante e gradevole ricco di flora e fauna, si passa Casale sul Sile e a Casier la nota passerella dei Burci, un 300 metri di tavole in legno sospesi nel fiume Sile ammirando cigni, anatre e il cimitero dei Burci, ovverosia delle piccole barche antiche lasciate al loro destino .

Dopo i Burci (da percorrere tassativamente con le bici a mano), Treviso è proprio a un passo, ultime pedalate rilassanti per mettere fine a questa emozione: l’appassionante viaggio dell’Anello Marca Gravel

REGOLAMENTO

Abbiamo realizzato un percorso gravel per te, che attraversa i luoghi più belli della Marca Trevigiana .
Ti consigliamo di percorrere questo itinerario in due o più giorni.
Per partecipare segui questi semplici passaggi:
Scegli la tua modalità di viaggio in piena autonomia, in bikepacking, oppure troverai moltissime strutture dove potrai appoggiarti. 
Bici consigliata: gravel, Mtb, E-bike.
Il percorso si svolge su strade asfaltate, sterrate, cementate, dissestate, sentieri, tratturi, argini, prati e piste ciclabili.
Dovrà essere rispettato il codice della strada e utilizzare un mezzo idoneo a norma di legge.
Scarica gratuitamente la traccia gpx dell’ Anello Marca Gravel.
Il percorso è stato studiato per essere svolto in senso “orario”.
Carica il gpx sul tuo dispositivo gps, parti quando e da dove preferisci, da solo o in compagnia.
Una volta completato il percorso AMG, carica lo screenshot e tre fotografie memorabili a tua scelta, nel modulo sottostante a testimonianza del completamento del percorso.
Se la traccia sarà stata rispettata, riceverai un attestato di finisher ed entreai nella Golden list #amgstyle.
Il 22/11/22, data di ricorrenza della fondazione della nostra
AMG ASD, verranno sorteggiati due fortunati finisher, ai quali sarà regalato un gadget.
Ricordati di noi, menziona la nostra pagina @AMG ALTA MARCA GRAVEL ASD ed i nostri hashtag #amgstyle #anellomarcagravel se racconti la tua esperienza nei social.
Attenzione: consigliamo di scaricare la traccia pochi giorni prima di iniziare il tour, per avere sempre la versione più aggiornata.
Cosa aspetti ? 
Parti e divertiti nel nostro percorso AMG !
 
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